Traumi dentali: come effettuare la prevenzione per gli sportivi

Chi pratica sport, specie a livello professionale, deve metterlo in conto: gli infortuni sono una possibilità con cui dover fare i conti e i traumi dentali non fanno eccezione. Certo, discipline come la boxe o gli sport di contatto espongono a una maggiore serie di rischi. La prevenzione dei traumi dentali gioca però un ruolo a tutto tondo anche in discipline più comunemente praticate, come il calcio.

C’è anche un altro aspetto da considerare, che va oltre i casi di traumi ai denti e che investe tutta la sfera della salute dentale. L’utilizzo di bite sportivi ad esempio ha un impatto generalmente positivo sulle prestazioni atletiche, in quanto dall’equilibrio del cavo orale dipendono anche fattori quali la postura corporea e l’ossigenazione: fattori che influiscono sulla performance.

Ma cosa deve sapere uno sportivo sui traumi dentali? E quali sono le routine di prevenzione per gestire al meglio gli inevitabili rischi di alcuni sport? A queste e altre domande, risponderemo nel nostro approfondimento di oggi.

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Traumi dentali negli sportivi: alcuni dati

Quando si parla di traumi dentali, lo sport ne è la causa nel 30% dei casi. Un dato sicuramente non trascurabile, anche se l’incidenza è chiaramente variabile, a seconda del livello agonistico preso in considerazione. Uno studio condotto su un campione di 142 atleti dilettanti italiani tra i 5 e 65 anni ha riscontrato il 13% di prevalenza di traumi ai denti. I più frequenti sono stati:

  • Fratture coronali (55%)
  • Avulsioni dentali (28%)
  • Lussazioni (17%)

Il quadro completo suggerisce che le categorie più a rischio di traumi dentali sono gli atleti professionisti e chi si allena in assenza di protezioni. Da questo punto di vista va sottolineato come purtroppo, l’educazione alla prevenzione non sia ancora ottimale.

Basti pensare che, parlando di kickboxing, i suddetti studi hanno riscontrato come pur a fronte di un 94% di atleti consci dei vantaggi del paradenti, solo il 68% ha dichiarato di farne un uso regolare. Non tutti garantiscono inoltre una protezione efficace rispetto ai traumi dentali. Del 68% di atleti appena citati, il 74% ha acquistato un prodotto preformato presso un negozio di articoli sportivi. Solo il 16% ha invece optato invece per un paradenti realizzato su misura dal dentista, che garantisce un livello di protezione e adattabilità decisamente superiore.

C’è da migliorare anche sulla consapevolezza riguardo a come affrontare i traumi dentali: nel caso di un’avulsione dentale, soltanto il 61% degli atleti sapeva della possibilità di un reimpianto. Va un po’ meglio per quanto riguarda le modalità di conservazione, con il 37% degli atleti coinvolti al corrente del fatto che bisogna tenere il dente in ambiente umido.

Traumi ai denti: come curarli

Nel caso di traumi dentali avvenuti durante lo sport, la priorità è controllare le emorragie, recuperare i frammenti di dente, sciacquarli (se possibile evitando l’acqua di rubinetto) e conservarli in soluzione fisiologica o latte. Queste semplici misure, se eseguite tempestivamente, aumentano notevolmente le possibilità di ripresa una volta giunti al pronto soccorso odontoiatrico. Nel caso specifico delle avulsioni, è inoltre fondamentale non pulire manualmente la radice, così da preservare i legamenti necessari al reimpianto.

In molti casi, il dentista può optare per un accertamento di natura radiologica. Anche in presenza di traumi apparentemente leggeri, un dente può mostrare una mobilità spia di una frattura dell’osso alveolare. In questi frangenti si preferisce ricorrere allo “Splint dentale”, ovvero il fissaggio con filo metallico e materiale adesivo ai denti adiacenti.

Velocità nell’intervento e follow-up sono dunque le chiavi del trattamento dei traumi ai denti negli sportivi. Uno degli obiettivi dell’odontoiatra rimane quello di evitare conseguenze negative a lungo termine tra cui necrosi della polpa, decolorazioni della corona o cicatrici sui tessuti molli.

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Agire per tempo con la prevenzione dei traumi dentali

Nel caso degli sportivi, la prevenzione odontoiatrica gioca un ruolo più essenziale che mai, per evitare traumi dentali e non solo. Un’igiene orale a regola d’arte ad esempio rafforza la struttura dei denti, rendendoli più resistenti a infortuni e fratture. Discorso analogo per quanto riguarda idratazione e alimentazione, con particolare attenzione riguardo al consumo di snack e bevande per sportivi. Al netto di una comprovata efficacia in termini prestazionali, questi prodotti, se consumati in eccesso, espongono i denti al contatto con zuccheri e acidi che potrebbero danneggiarli o indebolirli.

Chi pratica sport acquatici dovrebbe avere un ulteriore occhio di riguardo all’igiene orale. Il cloro contenuto nelle piscine tende infatti a erodere lo smalto dentale e irritare le gengive, aumentando la sensibilità del cavo orale.

La prevenzione dei traumi dentali negli sportivi passa dunque da un rapporto ancora più stretto e fiduciario con il proprio dentista. D’altro canto, l’odontoiatra deve sempre tenere conto delle esigenze dell’atleta: ad esempio, in caso di traumi o infiammazioni di lieve entità, è possibile optare per terapie laser, così da abbreviare i tempi di recupero ed evitare lunghi stop.

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