Fluorosi dentale: cos’è, sintomi e rimedi

La fluorosi dentale è una patologia orale causata da un disequilibrio nella naturale concentrazione di fluoro. Questo è un minerale fondamentale per il benessere della bocca, molto diffuso in tutti i tessuti del corpo umano e responsabile della solidità di ossa e denti.

Nell’articolo di oggi analizzeremo nel dettaglio la natura e le cause della fluorosi, trattamento e rimedi specifici per ottenere una guarigione completa e un ritorno dei denti al loro aspetto originario.

Fluorosi dentale: cos’è

Con il termine fluorosi dentale ci si riferisce a un’alterazione della superficie dello smalto dentale causata da un eccesso di fluoro. Rientra nella categoria delle discromie intrinseche, inestetismi che colpiscono il dente nella struttura più profonda e sono causati da traumi, malattie congenite o dall’assunzione prolungata di farmaci.

La fluorosi dentaria interessa spesso i bambini. I più piccoli non sono infatti ancora capaci di gestire correttamente la propria igiene orale e finiscono per ingerire il fluoro tramite il dentifricio. In questo modo l’organismo assorbe una quantità eccessiva del suddetto minerale, favorendo l’insorgere della fluorosi. Le macchie possono influenzare negativamente l’autostima del paziente, creando disagi nelle sue interazioni sociali.

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Fluorosi dentaria: sintomi

La comparsa di inestetismi sulla superficie dentale è il principale sintomo della fluorosi: denti con macchie bianche color gesso, gialle o marroni sono i suoi segnali tipici. Le macchie sono causate dall’ipomineralizzazione dello smalto dentale. Bisogna fare attenzione a queste manifestazioni: se trascurata, la fluorosi può provocare carie o addirittura fosse e solchi sulla regione superficiale del dente.

In base ai sintomi presenti, è possibile identificare quattro forme di fluorosi dentale:

  • Leggera: lo smalto presenta minuscole alterazioni della traslucidità, ovvero macchie o piccoli puntini;
  • Lieve: sullo smalto dei denti sono presenti macchie bianche che interessano massimo il 50% della superficie dentale;
  • Moderata: l’inestetismo interessa tutta la superficie dello smalto, che assume una colorazione opaca. Diffusa la presenza di macchie marroni;
  • Grave: l’intera superficie dentale presenta una colorazione marrone e anche la corona può rimanere coinvolta. Il disturbo è accompagnato spesso da sensibilità dentale, carie e altre alterazioni della superficie dentale.

Fluorosi denti: cause

Le cause dell’eccesso di fluoro possono essere diverse. Questo minerale viene assunto attraverso acqua potabile, dentifrici e collutori fluorati, integratori di fluoro o alcuni specifici trattamenti odontoiatrici. La prima accortezza da prendere è dunque quella di non eccedere nell’utilizzo di prodotti a base di fluoro. Nel caso dei bambini è opportuno assisterli nell’igiene orale e utilizzare il solo spazzolino o, al massimo, quantità di dentifricio minime.

L’eccesso di fluoro può anche essere causato da integratori o farmaci. Sempre nel caso dei bambini, era in passato diffusa la prescrizione di gocce o pastiglie contenenti fluoro per la prevenzione della carie, ma oggi questa soluzione è sempre meno praticata. È bene precisare che i comuni prodotti di igiene orale contribuiscono in maniera minima all’assunzione di fluoro.

Anche l’alimentazione va curata. Alcuni alimenti, come ad esempio il salmone o le sardine in lattina, contengono quantità di fluoro più elevate. Scarsa invece la concentrazione nella carne, nella frutta e nelle verdure. Attenzione anche all’acqua potabile, che deve rispettare la soglia di sicurezza stabilita dall’OMS di massimo 1,5 mg di fluoro per litro.

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Fluorosi: trattamento

Esistono diversi trattamenti disponibili per la fluorosi dentale che possono aiutare a migliorare l’aspetto dei denti, così da restituire al paziente il piacere di un sorriso privo di inestetismi. In caso di una forma lieve di fluorosi denti, un trattamento come lo sbiancamento può essere una buona soluzione, ma va precisato che potrebbe peggiorare temporaneamente la gravità della patologia. Valido anche l’impiego di una crema remineralizzante a base di fosfato di calcio che, insieme alla tecnica di microabrasione, permette di ridurre lo scolorimento dentale.

Una tecnica di estetica odontoiatrica efficace per le fluorosi di media entità è il bonding dentale, ovvero l’applicazione di un composto resinoso sullo smalto dei denti. In questo modo i denti interessati riacquisiscono la colorazione bianca. È una pratica economicamente sostenibile, indolore e di facile applicazione, molto adatta dunque ai più piccoli. Non ha effetti collaterali. Solo di rado può essere riscontrata una lieve sensibilità dentale nelle 72 ore successive al trattamento.

Se a causa della fluorosi alcune parti di dente sono state danneggiate, o addirittura andate perse, il trattamento protesico diviene necessario. In questo caso si può ricorrere all’applicazione di faccette dentali per i denti anteriori o corone in ceramica se ad essere colpiti sono i molari o i premolari.

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