Qual è la differenza tra ortodonzia estetica e ortodonzia classica?

L’ortodonzia è una branca dell’odontoiatria che studia la disposizione dei denti e i rapporti che essi hanno con il resto del cavo orale. L’obiettivo dell’ortodonzia è risolvere gli squilibri che crea un’errata morfologia dentale, migliorando respirazione, masticazione e fonazione.

La terapia ortodontica produce risultati migliori se iniziata da giovani, dato che si interviene già nel processo di crescita e di costituzione della dentatura. Tuttavia, anche gli adulti si affacciano all’ortodonzia ottenendo comunque buoni risultati: nel loro caso, oltre al trattamento ortodontico può rendersi necessaria un’operazione maxillo-facciale o l’inserimento di protesi per correggere le situazioni più gravi.

L’ortodonzia può essere divisa in alcune categorie che in questo articolo analizzaremo. Allineare i denti, sia da giovani che da adulti, è importante e non solo per motivi estetici: una dentatura corretta evita di sviluppare problemi articolari come i disturbi temporo mandibolari, infettivi e ossei.

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Tipologie di ortodonzia

Sono quattro le categorie in cui si declina l’ortodonzia. La prima distinzione che possiamo fare è tra ortodonzia fissa e mobile.

L’ortodonzia fissa utilizza dispositivi che vengono attaccati in maniera permanente ai denti del paziente fino al termine della cura. I vantaggi di questa scelta sono l’azione continua che l’apparecchio esercita sulla dentatura e il fatto che il paziente non debba preoccuparsi di mettere e togliere il dispositivo in continuazione.

Per quanto riguarda l’ortodonzia mobile, essa fa uso di dispositivi rimovibili che vanno indossati almeno per un determinato numero di ore al giorno, in base alla terapia prescritta dall’odontoiatra. I vantaggi di questa categoria sono la possibilità di avere una miglior igiene orale e di poter evitare di indossare il dispositivo per tutto il giorno.

Oltre a questa categorizzazione, possiamo distinguere le varie soluzioni ortodontiche in visibili e invisibili.

L’ortodonzia visibile prevede l’installazione di apparecchi visibili da chi guarda il sorriso del paziente. L’ortodonzia visibile è anche detta classica in quanto è storicamente più longeva.

L’ortodonzia invisibile, o estetica, è una novità degli ultimi anni e consiste nell’applicazione di dispositivi invisibili, sia fissi che mobili, per correggere la posizione dei denti. Si tratta di soluzioni più costose rispetto a quelle classiche, ma hanno il vantaggio di non intaccare l’estetica del sorriso del paziente per tutta la durata del trattamento.

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Ortodonzia fissa

L’ortodonzia fissa è un trattamento che prevede l’installazione di apparecchi fissi, che restano attaccati ai denti del paziente per tutta la terapia. Si preferisce adottare questa soluzione soprattutto per permettere spostamenti ampi e complicati all’interno della dentatura. Infatti, la forza esercitata da dispositivi fissi è solitamente maggiore rispetto a quella esercitata dai dispositivi mobili.

L’apparecchio fisso può essere metallico o trasparente in ceramica. Si può optare anche per staffe linguali che, invece di posizionarsi all’esterno dell’arcata, si applicano al suo interno, riducendo la visibilità del dispositivo al minimo indispensabile.

Durante la prima settimana di applicazione il paziente potrebbe sentire un fastidio più o meno intenso dovuto alle nuove forze agenti sulla dentatura, ma seguendo i consigli del dentista, si può gestire al meglio questo periodo.

 

Ortodonzia mobile

L’ortodonzia mobile consiste nell’applicazione di dispositivi rimovibili dal paziente. Può essere intrapresa sia da bambini che da adulti, ma va sempre rispettata l’indicazione del dentista sui tempi di utilizzo.

Gli apparecchi per ortodonzia mobile si dividono in tre gruppi:

  • Meccanici: la classica placchetta mobile, usata per spostare i denti o in funzione di mantenimento post-terapia.
  • Monoblocco: utili non solo per correggere la posizione dei denti, ma per indirizzarli anche durante la crescita.
  • Estetici: si tratta delle mascherine trasparenti rimovibili, utili a correggere i disallineamenti più piccoli.

 

Ortodonzia invisibile

L’ortodonzia invisible è nata principalmente per venire incontro alle esigenze estetiche di chi necessita di terapie ortodontiche. Sono incluse nella categoria dell’ortodonzia invisibile:

  • L’ortodonzia linguale: che prevede dispositivi installati all’interno dell’arcata invece che davanti, riducendo al minimo la loro visibilità.
  • Mascherine trasparenti: ovvero dispositivi mobili facilmente indossabili e removibili dal paziente. Si tratta della soluzione meno visibile in assoluto ed è adatta soprattutto per le correzioni più piccole.

E’ fondamentale per questo tipo di terapie la collaborazione del paziente che è chiamato a rispettare i tempi di utilizzo del dispositivo affinché il trattamento abbia effetto. Le tecniche di ortodonzia invisibile sono in costante sviluppo e il loro obiettivo è cercare di conseguire lo stesso risultato di quelle più ‘classiche’, rispettando l’estetica del sorriso dei pazienti.

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Perché raddrizzare i denti è importante

Intraprendere un percorso di ortodonzia, che sia essa ‘classica’ o ‘invisibile’, con apparecchi fissi o mobili, è importante e non solo per motivi estetici. Dei denti posizionati correttamente permettono di evitare problemi articolari della mandibola, respiratori e di fonazione.

Per esempio, in presenza di un dente inclinato, l’altezza di masticazione si riduce e l’articolazione inizia a schioccare e a deteriorarsi col tempo. Inoltre, nella zona del dente inclinato è difficile la pulizia quotidiana, lasciando spazio ad alterazioni del cavo orale come la carie dentale. Il fattore estetico, dunque, è solo una conseguenza dell’avere una dentatura ben posizionata e in salute.

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